Le strette stradine in ciottoli, un tempo calpestate da creature mitiche ma anche da eroi molto coraggiosi, oggi raccontano l'incredibile storia dell’annientamento della città, seguìto dalla sua miracolosa ricostruzione. Il centro storico di Varsavia fa parte della Lista dei Patrimoni Mondiali dell’umanità UNESCO.

La “Krakowskie Przedmieście” è davvero la via più reale della capitale, adornata dalle case dell'aristocrazia polacca, dagli hotel di lusso e dalle numerose chiese storiche. Durante la nostra visita, le storie affascinanti del passato si mischieranno ai suoni incantati della musica classica.

Un vero e proprio gioiello sulla mappa di Varsavia. Qui si può fuggire dai ritmi frenetici della vita quotidiana della capitale. In compagnia dei pavoni e degli scoiattoli, scopriremo la storia dell’amata residenza estiva di Stanislao Augusto Poniatowski, chiamata anche “il Palazzo sull’Isola”, e scopriremo qualcosa in più sui tragici giorni del suo regno.

Il centro di Varsavia è assieme il simbolo e la testimonianza di una trasformazione sorprendente. Da grigia città sovietica, prigioniera della cortina di ferro comunista, Varsavia divenne nel volgere di pochi anni una capitale moderna, piena di energia, effervescenza ed entusiasmo. Durante il tour scoprirete di più su questo processo affascinante di mutazione e conoscerete da vicino gli edifici più iconici della città.

Sarà un viaggio all’indietro nel tempo per scoprire com’era la vita sotto il comunismo. Sveleremo i segreti del Palazzo della Cultura e della Scienza e grazie a questo saremo in grado di carpire l’essenza di alcuni dei piani e delle ambizioni del regime. Ammireremo gli esempi dell’architettura del socialismo reale e seguiremo l’esempio dei polacchi più nostalgici, sperimentando esattamente come fanno loro l'atmosfera unica del bar mleczny, il "bar-latteria".

Scopriremo la tragica storia del più grande ghetto ebraico d'Europa al tempo dell’occupazione nazista: l’inferno sulla terra. Qui ebbe luogo la prima rivolta urbana della città, che fu brutalmente soppressa; l'intera area del getto fu rasa al suolo per ritorsione contro gli insorti. Oggi il museo POLIN funge da ponte temporale, collegando il tragico passato della città con -si spera- un futuro sempre più radioso.